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CENNI SULLA PREISTORIA


In questa fase, il dato di maggiore importanza in relazione con la frequentazione preistorica dell'intera regione è sicuramente quello climatico: la frequenza di periodi aridi che abbracciano i mesi di luglio ed agosto causano il disseccarsi della vegetazione erbacea in pianura e in collina. Ciò ha rappresentato un fattore determinante nello svilupparsi del sistema della transumanza estiva delle greggi.    
Percorsi legati alla transumanza sono stati spesso seguiti dalle maggiori direttrici viarie di epoca successiva, e spesso rimangono tuttora in uso. Come è noto, riguardo quest'epoca, i ritrovamenti di superficie testimoniano solamente la presenza di un'attività umana, essendo completamente fuorviante implicare la presenza di un insediamento. Questa presenza, assai ricca sui terrazzi pleistocenici tributari del Tevere della zona a Nord del nostro territorio, almeno a giudicare dalle pubblicazioni del Ceruleo, lo è meno dai risultati delle ricognizioni effettuate recentemente dal C.R.D. Esse comunque mostrano una frequentazione ad Est del colle del Forno, in una zona poi occupata da una villa romana, fuori dalla nostra tavoletta, e lungo la Macchia del Barco, a Colle Lupo e sulle pendici meridionali della Macchia di Gattaceca, insieme a materiali riferibili all'epoca romana. Questi dati costituiscono una novità assoluta, non figurando sul Pala, tra l'altro privo di qualsiasi notizia riguardante la preistoria della nostra zona. Bisogna poi arrivare al Bronzo medio per lo stanziamento di Spallette S. Margherita, a SudOvest di Nomentum. Questo sito si è tra l'altro rivelato ricco di sorprese: ad una ricognizione effettuata durante il mese di Novembre 1995, abbiamo potuto notare, sulla riva scoscesa di uno dei piccoli corsi d'acqua che si gettano nel fosso delle Spallette di S. Margherita, una lente bruciata di un battuto attribuibile a pavimentazione o ad una capanna preistorica (datazione effettuata sulla base di scaglie di selce rinvenute), mentre le ripidi pendici dello stesso piccolo corso d'acqua nascondono una probabile necropoli, di epoca successiva, scavata in un banco di tufo friabilissimo e ricoperto quasi per intero da una fitta boscaglia. 

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