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Il 16 Aprile il progetto, a lungo sognato da Jacques Zwobada, di realizzare un monumento imperituro alla donna del suo destino ha preso definitivamente forma, pur non con le caratteristiche di sontuosa architettura e ornamentazione da lui ideate in vita. I desideri spesso vanno molto più in là delle possibilità economiche e di sopravvivenza: non è mai stato facile scendere a patti con la messaggera dell'Ade! E tuttavia oggi una parte sostanziosa delle opere destinate al mausoleo eretto, dal 1996 in poi, nel camposanto i Mentana in omaggio ad Antonia Fiermonte, la moglie morta a soli 42 anni, è stata collocata nella propria sede.

Zwobada fu sculture e disegnatore insigne e ingiustamente obliato deopo la sua morte; oggi però la Storia dell'arte gli va restituendo il posto che gli spetta. La sua arte si collocò nella corrente dei simbolisti, dopo un inizio incerto e puramente accademico. la svolta definitiva fu il frutto della folgorazione amorosa per una giovane di origine Italiana, naturalizzata in Francia in forza della legge fascista che privava della cittadinanza Italiana quelle donne che sposavano un cittadino straniero. Antonia fu la sua Beatrice, non solo retoricamente: Jacques la pianse con gli stessi versi con i quali Dante aveva pianto il suo perduto amore:

deh piangi meco tu, dogliosa petra

deh piangi meco tu che la tien morta.

il simbolismo di Zwobada iniziò con un atto di riverenza verso il padre di tale movimento: l'apporto alla corrente, infatti fu contrassegnato dalle 25 litografie per 25 poesie dei fleurs du mal di Charles-pierre Baudelaire. Questi è universalmente riconosciuto come l'iniziatore della corrente letteraria rispondente... a un'arte significativa e complessa, atta a suggerire quel che in essa apposta rimane taciuto o, tutt'al più leggermente adombrato, vale a dire una corrente sotterranea di pensiero e come un mondo invisibile dietro all'immagine nettamente espressa. La poesia di Baudelaire dà l'impressione di un'arte sapiente e sottile, raffinata e plastica, che rinserra e domina una torbida corrente di emozioni complesse e perverse, le quali hanno le proprie radici nella lussuria e si risolvono ora nel dolore e ora in aperta rivolta contro i divieti della morale comune. Non per nulla in vita i versi levarono un gran rumore e gli tirarono addosso un processo per offesa alla morale. Ma la lezione del grande poeta suscitò presto grandi entusiasmi, tanto che l'atmosfera simbolista, nella seconda metà del secolo XIX, fu respirata, in musica o in letteratura, da artisti come Wagner e Flaubert, Moreau e Rops, Oscar Wilde e i preraffaelliti, fino a Dostoievski e Gabriele D'annunzio: tutti i simbolisti provengono dai fleurs du mal. Niente di strano, quindi, se nel momento della scoperta della sua vocazione anche Jacques Zwobada abbia bevuto l'acqua di quella fonte. Egli fu un soggetto particolarmente sensibile, visse un conflitto per molti anni non risolto fra le pulsioni istintuali primarie, obbedienti al principio del piacere, tipiche dell'Es, e le secondarie, conseguenti all'apprendimento e alla interiorizzazione di divieti morali e socialòi, strutturati nel super Io; posto di fronte a tali opposte tendenze, il suo Io si ritrovò per molto tempo incapace ad armonizzare e accordare tali pulsioni al principio della realtà. il fattore scatenante che consentì il miracolo della nascita di un artista nuovo, figlio del ferimento culturale degli anni quaranta del nostro secolo, fù l'innamoramento per la moglie del suo più caro amico; questo accadimento sconvolgente lo condusse al crollo di tutte le censure sociali e a sua nuova, intensa folgorante riscrittura della sua vita artistica. l'arte che filiò da questo travaglio fu il simbolismo erotico, assolutamente nuovo nel secolare excursus della Storia dell'Arte di ogni tempo. Dopo lo sforzo plastico realizzato nel 1952 nell'apoteosi bronzea de la couple, nel quale fuse le reciproche foghe concupiscenti, fino a rendere indecifrabili le linee dell'uno e dell'altro amante, tanto sono coinvolte e compenetrate, la sua scultura acquisì e sublimò l'intero rapporto copulativo, dalla prodromica suddetta elevazione sino alla verticale, ipertrofica immagine di potenza sessuale, e al sincretizzante e spasmodico significato orgastico dell'interpenetration. questo primo esemplare dell'approdo all'arte plastica di Zwobada oggi è collocato in cima al viale di cipressi che conduce al mausoleo del camposanto di Mentana; gli fanno corona, dal 6 Aprile di quest'anno, un gruppo di sei teste bronzee, amici e numi tutelari nel corso della vita dell'artista mentre, al centro della parete di fondo e dietro l'ipogeo che racchiude le salme di Antonia e Jacques, è stato posto il busto di Antonia. Su un piedistallo, alla sinistra di questa, è la testa di Jacques.

Tutte queste opere sono state consegnate, per la con-servazione in situ, al sindaco pro tempore del comune di Mentana, da Anna Filali, unica figlia di Antonia Fiermonte e Renè Letourneur e figlia putativa di Jacques, nel corso di una cerimonia che raggiun-se l'apice della sug-gestione quando la nipote, che ne porta anche il nome, Antonia-Yasmina lesse la lettera "a mia nonna". Oggi il monumen-to è stato consegnato del-l'erede legittima, con dona-

zione magnanima, alla città di Mentana: l'augurio è che ogni cittadino divenga vigile custode di così importante monumento al fine di iniziare, anche grazie alla valorizzazione di quanto di patrimonio culturale è quì presente, un cammino nuovo e più pregnante.

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