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IL PERIODO MEDIEVALE


Mentana, data la sua invidiabile posizione, ebbe sempre a guadagnarci dalla vicinanza con Roma in quanto, come sappiamo, fu luogo di riposo e di villeggiatura dei ricchi romani che trascorrevano in questo splendido posto i loro momenti di tranquillità. Tuttavia, con i periodi bui che seguirono alla decadenza di Roma, Mentana perse il suo splendore per divenire un luogo in balia degli eventi o meglio, dei vari Potenti che di volta in volta tenevano le redini della politica Romana. Mentana si vide sostituire allo sfarzo delle ville romane la mistica vita spirituale della nuova religione Cristiana in quanto è stata una delle più antiche sedi vescovili del Lazio. I possedimenti di questa sede erano molto vasti; facevano parte di essa anche le catacombe di S.Alessandro e di San Restituto. Con l'avvento del Cristianesimo, infatti a Mentana abbiamo i primi martiri, Primo e Feliciano. Alla calata distruttiva del crudele popolo barbaro, i Longobardi, non scampò nemmeno Mentana che fini' sotto il loro dominio che, più tardi, si estese all'intera penisola italica. La calata di questo popolo in Italia iniziò nel 568 d.C. ma Mentana subi' la loro furia distruttiva solo più tardi, quando fu' rasa al suolo dal re Liutprando (712-744). Da tale distruzione Nomentum non riusci' mai più a risorgere all'antico splendore. Nell'anno 741 fu restituita, dallo stesso Liutprando a Papa Zaccaria e divenne territorio Pontificio. Nell'anno 964 la sede Vescovile Nomentana fu' unita a quella di Vescovio. 

PASSAGGIO DA NOMENTUM A LAMENTANA 


Il passaggio che vi fu tra l'agglomerato di Nomentum e la costruzione del castello di Lamentana purtroppo ci è scarsamente documentato dalle fonti a nostra disposizione ma sicuramente avvenne in modo alquanto veloce in continuità con quello che stava avvenendo in tutta la penisola Italica nei secoli IX e X d.C. Nell'827, infatti, in Sicilia sbarcarono gli Arabi, conosciuti come un popolo di saccheggiatori sanguinari che con i loro leggeri vascelli assaltavano le coste meridionali e centrali della penisola Italica disperdendo le popolazioni rivierasche e costringendole sulle alture per ripararsi dalla sicura morte. Fu questo il motivo principale che fece sorgere in Italia i Castelli come roccaforti di ultima difesa. Sono, appunto di questo periodo, tutti i castelli della Sabina e sicuramente anche quello di Mentana fu costruito nel IX\X secolo d.C. 

LA LEGA CONTRO PAPA NICCOLO' II 


Ancora verso la fine dell'anno 1000 non si era fermata la continua lotta tra fazioni che si contendevano il potere a Roma mediante l'elezione di un papa a loro amico e, quando nel 1059 giunse notizia che Papa Stefano IX fosse morto, la fazione politica composta da Gerardo di Galeria e Gregorio, figlio del conte di Frascati, si riunirono con alcune potenti famiglie Romane, tra cui quella dei Crescenzi, per eleggere al soglio pontificio Giovanni, vescovo di Velletri, col nome di Benedetto X. Ma questa decisione non fu accolta dagli ambienti del clero Romano che anzi lo dichiararono antipapa e con tale etichetta figura ancora oggi nella lista ufficiale della chiesa. Il clero, invece riconobbe come successore naturale a Stefano IX, Niccolò' II che ottenne anche il benestare del re di Germania e la sua protezione. Ma la lega della nobiltà Romana non abbandonò il suo antipapa che ottenne la protezione di Preneste, Frascati e Mentana. Il nuovo papa tuttavia, prima di arrivare allo scontro diretto si adoperò per vie diplomatiche andando incontro ai sentimenti dei Normanni, stabilitisi nel sud Italia, che intendevano stringere rapporti con la Santa Sede. A questo punto, si presento' ai capi dei Normanni, Riccardo e Roberto il Guiscardo, la possibilità di dimostrare al Pontefice la loro fedeltà; di conseguenza armarono immediatamente il loro esercito contro la lega e sconfissero le truppe di Preneste, Frascati e Mentana senza troppi problemi: Mentana fu rasa al suolo ancora una volta. 

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