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CARLO MAGNO IMPERATORE

Il giorno di Natale del 795 morì Papa Adriano e a lui succedette Leone III, di origine plebea, amatissimo dal popolo romano ma avversato dal patriziato. Appena eletto, il nuovo papa ,indirizzò a re Carlo, cosa che non era mai avvenuta in passato, la comunicazione dell'atto di nomina, e insieme a questa, in segno di omaggio, le chiavi della confessione di San Pietro e lo stendardo della città. Carlo gradì molto questo tipo di comunicazione e rispose con una lettera: da quel momento cominciò uno stretto rapporto politico tra questi due personaggi che modificò il corso della storia. Quale patrizio romano, Carlo aveva già il diritto di intervenire

L'incoronazione di Carlo Magno ad Imperatore

nelle terre della chiesa ogni qual volta si verificassero dei disordini, ma da qui è facile intendere come l'ambizione di Carlo non si fermasse a questo; infatti gli anni a venire sono segnati da avvenimenti che fanno intendere che il suo disegno di divenire imperatore fosse già prestabilito anche se in forma molto generale. Il 26 aprile del 799 Leone, mentre guidava una processione verso la chiesa di San Lorenzo in Lucina fu assalito da due bande armate che rovesciarono a terra la sua carrozza disperdendo la processione. In quella circostanza i banditi cercarono persino di accecare Leone III e di mozzargli la lingua allo scopo di interrompere quella politica instaurata con Carlo Magno; ma il pontefice, più morto che vivo, riuscì a scamparla e a rifugiarsi presso il monastero di Sant'Erasmo da dove fu tratto in salvo da Viginisio, duca di Spoleto e ministro di Carlo.

Vita et gesta Caroli Magni

Illustrazione del XIII secolo

Questi fatti indussero Leone III a chiedere immediatamente l'aiuto di Carlo che però, nell'immediato, deluse il pontefice in quanto si limitò ad invitarlo a Paderbon per discutere del futuro. A Paderbon il papa venne accolto con la massima deferenza ma i negoziati restarono segreti anche se è facile immaginare il contenuto di tali contrattazioni. Nell'autunno del 799 papa Leone III ritornò a Roma dove

ebbe luogo un'inchiesta atta a far luce sui fatti avvenuti. Anche Carlo Magno partì per Roma in aiuto del pontefice e arrivato quasi alle porte della città eterna si incontrò con Leone III il 23 novembre del 799 (800?) per chiudere le trattative sul loro futuro iniziate a Paterbon. In quella circostanza fu deciso tutto nei minimi particolari e perfino la sceneggiatura della futura incoronazione a Roma: secondo, dunque, coloro che concordano sul luogo dell'incontro, l'incoronazione di Carlo è avvenuta a Mentana.

Il futuro imperatore cenò e dormì nel castello di Mentana lasciato solo dal Papa che ritornò frettolosamente a Roma per preparare una fastosa accoglienza. Nella Basilica di San Pietro si svolse il penultimo atto previsto dal copione ossia il solenne giuramento del pontefice di innocenza pronunciato di fronte alle più alte autorità religiose e laiche. Il 25 Dicembre del 799 Carlo fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero nella Basilica di San Pietro.

QUALITA' DI CARLO


Carlo Magno ebbe sia ottime qualità di condottiero ma anche fu ottimo amministratore provvedendo, una volta nominato imperatore, a riorganizzare l'impero: l'imperatore esercitava il suo dominio per

mezzo di conti e marchesi ai quali concedeva i territori in beneficio ossia godendone i frutti ma dando in cambio dei servigi. L'operato dei signori era controllato tramite i missi dominici ai quali spettava il compito di assicurare che le leggi fossero rispettate e di reprimere gli abusie le illegalità. Carlo si rendeva conto dell'importanza che aveva la cultura al fine di far rivivere la grandezza dell'impero Romano e dunque egli cercò di promuovere con ogni mezzo gli studi e chiamò presso di sè i maggiori dotti dell'epoca, che formarono l'Accademia Palatina, così detta perchè ospitata nel palatium, cioè nella corte dell'imperatore. Alcuino fu uno dei maggiori consiglieri dell'imperatore.

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